In realtà dovremmo chiamarle Chiocciole, perché sono provviste di guscio o conchiglia. Le lumache invece sono quelle senza guscio, quindi non commestibili, dette anche limacce o lumaconi. Ma per facilità continueremo a chiamarle impropriamente lumache di terra. Ci sono poi anche le lumache d’acqua dolce.
Da millenni l’uomo mangia le lumache di terra. Una volta, insieme alla cacciagione, le lumache rappresentavano un vero e proprio sostentamento per la famiglia. In alcune zone lo sono state fino a qualche decennio fa.
Oggi invece sono diventate una vera prelibatezza. Basti pensare che tra il vivo, il conservato e il congelato c’è un consumo elevatissimo di lumache. Molte vengono importate dai paesi dell’Est o anche dai paesi dell’Africa del nord, a prezzi stracciati. Possiamo immaginare però quali siano i metodi di allevamento o i controlli che ricevono.
Finalmente in Italia il Ministero della Salute ha regolamentato questa materia. Regole per tutti: allevatori, commercianti e consumatori. L’elicicoltura è una vera e propria attività, non più assimilabile soltanto ad altre attività agricole.
Ci sono tante specie di lumache. Le più conosciute sono la Helix aspersa (di queste la Muller è la più venduta), la Pomatia e la Lucorum.
Ci sono altre specie come la Eobania Vermiculata, meglio conosciuta come Rigatella e la Theba pisana, allevata e venduta soprattutto in Sicilia.
Noi alleviamo la Helix aspersa muller. E’ la più richiesta. Provatela e capirete il perché.